Venerdì 8 novembre alle ore 18.30 presso lo Studio Trisorio alla Riviera di Chiaia 215 e in via Carlo Poerio 116 sarà inaugurata la mostra Denied di Jenny Holzer, curata da Philip Larratt-Smith.
Jenny Holzer (Ohio, USA, 1954) è una delle più influenti artiste della sua generazione. Dalla fine degli anni '70, esplora nelle sue opere l’interazione tra linguaggio pubblico, relazioni di potere, psicologia, sessualità e politica.
Le sue installazioni più note sono composte da testi collocati nello spazio urbano utilizzando vari supporti – display LED, insegne dipinte a mano, targhe in bronzo, poster, panchine in marmo e proiezioni video – ed esprimono la precisa volontà dell’artista di risvegliare le coscienze e il pensiero critico degli osservatori, defamiliarizzando il paesaggio mediatico a cui siamo ormai così assuefatti da non riuscire più a guardare a fondo la realtà.
I testi che utilizza, privi di ogni accento calligrafico, sono costituiti in prevalenza da brevi enunciati relativi alla quotidianità, al potere, alla giustizia, ai rapporti umani e, con maggiore insistenza negli anni più recenti, alla violenza e alla guerra.
In particolare, nelle opere realizzate dopo l'11 settembre 2001, Holzer ha cominciato a interessarsi in modo più esplicito al contesto politico degli Stati Uniti, alla guerra contro il terrorismo, alle indagini segrete, alle torture e agli abusi sui detenuti a Guantanamo Bay, e al dispendio di vite umane nelle guerre fallite in Iraq e Afghanistan.
Nei suoi Redaction Paintings mostra documenti provenienti da ambienti governativi e militari che sono stati pubblicati grazie al Freedom of Information Act, il provvedimento legislativo che ha aperto a giornalisti e studiosi l'accesso agli archivi della National Archives and Records Administration (NARA) dove sono custoditi molti documenti riservati o coperti da segreto di Stato.
Originariamente classificati e non destinati al pubblico, molti di questi documenti del governo americano sono stati censurati dallo stesso governo e dall'esercito prima di essere pubblicati.
Jenny Holzer presenta i testi come materiale delle sue immagini, li riproduce ad olio su tela molto ingranditi, suscitando così la curiosità sul reale significato e sul peso delle parole che nel loro contesto originale si perdono invece nel flusso delle informazioni. In questo modo l’artista fa emergere i rapporti ambigui tra potere e segretezza.
In mostra allo Studio Trisorio saranno esposte 11 tele, realizzate fra il 2019 e il 2024, che riproducono pagine di documenti censurati del Governo e dell’FBI. In questi lavori le barre censorie sono linee nere o diventano riquadri preziosi in foglia d’oro che fanno apparire le pagine come dipinti astratti. Nella grande opera su carta da lucido della serie Privately Constructed frasi estratte da documenti governativi sono circondate da impronte di mani realizzate col carbone.
Oltre ai dipinti e alle opere su carta saranno in mostra piccole targhe in bronzo e in alluminio della serie Living and Survival degli anni '80 con frasi lapidarie e icastiche che costringono a pensare a temi quali la sopravvivenza, la fragilità della vita, la violenza della guerra.
Nella vetrina di via Carlo Poerio 116 saranno esposte una scritta a led e una panca in marmo che reca inciso un verso tratto da una poesia di Patrizia Cavalli.
Biografia
Per oltre quarant'anni Jenny Holzer ha esposto in spazi urbani come Time Square intervenendo sul paesaggio architettonico e ha realizzato mostre nei più noti musei internazionali, tra cui il Guggenheim di New York e di Bilbao, il Louvre di Abu Dhabi. Ha ricevuto il Leone d'Oro alla Biennale di Venezia nel 1990, il Crystal Award del World Economic Forum nel 1996, la Medaglia Internazionale delle Arti del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti nel 2017, lauree honoris causa dal Williams College, dal Rhode Island School of Design, dal New School e dallo Smith College. Vive e lavora a New York.